Sezione Fonti Storiografiche

Responsabile scientifico: Edoardo D’Angelo

La Sezione collabora con l'Istituto Storico Italiano per il Medioevo al progetto di ricerca Mare Historiarum. Censimento e studio della produzione storiografica medievale latina e volgare dell’Italia meridionale, con l’obiettivo di ricostruire il corpus dei testi storiografici composti o anche soltanto presenti nell’Italia meridionale latina a partire dal secolo VI fino alla metà del XV, ovvero fino alla successione degli Aragonesi nel Regno di Napoli.

Accanto ai componimenti storiografici scritti nel Mezzogiorno e alla loro tradizione diretta e indiretta, si prendono in considerazione anche le diverse forme di recezione nel medesimo territorio di testi composti fuori dell’Italia meridionale (copie manoscritte integrali e frammentarie, estratti, rielaborazioni, traduzioni, testimonianze della loro presenza nelle biblioteche meridionali) e infine ogni genere di raccolta o riordinamento dei materiali cronografici e storiografici.

La presentazione dei risultati ottenuti dal progetto (in forma di una banca dati consultabile on-line) dovrebbe permettere all’utente il reperimento delle seguenti categorie di dati: gli autori medievali, i titoli dei testi storiografici, le coordinate cronologiche dell’autore e/o dell’opera, gli incipit ed explicit dei testi, i manoscritti, i manoscritti miniati, i nomi dei personaggi medievali che non sono autori di opere storiografiche ma committenti, copisti, miniatori, possessori, i nomi degli studiosi moderni, autori degli studi citati e delle voci.

Occorre sottolineare che il progetto non si limita all’elaborazione enciclopedica dei dati ormai acquisiti ma prevede come proprie componenti essenziali il censimento dei materiali conservati nelle biblioteche e negli archivi (per primi, quelli italiani, ma possibilmente anche quelli stranieri) e la ricerca personale effettuata in continuo dialogo con gli altri collaboratori. Il progetto richiede, infatti, la concorrenza delle competenze diverse (storico-letterarie, paleografiche e codicologiche, storico-artistiche, archivistiche, etc.) al fine di garantire la massima affidabilità dei dati messi a disposizione del pubblico.

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