
Super User
Poetry in Early Medieval Europe
Manuscripts, Language and Music of the Latin Rhythmical Texts
III Euroconference, Munich, 2-4 november 2000
Organized by Cislab (Univ. of Siena), Sismel (Firenze) and Ludwig-Maximilian-Universität München
Sponsorship by European Commission (Tmr Program) and Siemens
Provisional Program
2 november 2000, Siemens Stiftung 9.00
BENEDIKT KONRAD VOLLMANN (München), Begrüssung
New texts and new metrics
ISABEL VELAZQUEZ SORIANO (Madrid) Inscripciones ritmicas de época visigoda
PETER STOTZ (Zürich) Between Prose and Rhythm: "Hisperica Famina", "Epitameron"
PETER DRONKE (Cambridge) The "Preces Mozarabicae"
12.00 Discussion.
Participants: GIOVANNI ORLANDI (Milano), HELMUT GNEUSS (München), GABRIEL SILAGI (München)
Musical Notation and Computers 15-16.30
ANDREAS HAUG (Trondheim) Rhythmische Hymnen zwischen V und IX Jht.
GUNILLA BJÖRKVALL (Stockholm) Musical Tradition of Rhythmical Texts
Discussion:
Participants: SAM BARRETT (Cambridge), LORENZ WELKER (München), ANGELO RUSCONI (Bologna), Chair GIACOMO BAROFFIO (Pavia).
Round Table: Standards of Transcription and Critical Edition 17.00-18.00
PASCALE BOURGAIN (Paris), EDOARDO D’ANGELO (Napoli), CORINNA BOTTIGLIERI (Salerno), KONRAD VOLLMANN (München), PAOLO ZANNA (Milano).
CHAIR: CATERINA TRISTANO (Arezzo)
3 november 9-12
Philological Data-Bases: Experiences and Projects
LINO LEONARDI (Chieti), STEVEN KILLINGS (Toronto), CARLOS PEREZ (Burgos), LOREDANA TERESI (Palermo), GIACOMO DESIDERI (Prato)
15.30-18 The Rhythms as Linguistic Evidence
MICHEL BANNIARD (Toulouse), DANIEL JACOB (München), BARBARA SPAGGIARI (Perugia), ROGER WRIGHT (Liverpool), VITO SIVO (Bari)
4th november 9-12
Seminar für lateinische Philologie des Mittelalters, Geschwister-Scholl-Platz 1
Meeting of the Scientific Committee and Collaborators of the "Corpus Rhythmorum"
Chair CLAUDIO LEONARDI (Firenze)
Single papers can be proposed by grant-holders and younger researchers:
application to CISLAB, Facoltà di lettere e filosofia, v.le Cittadini, I-52100 Arezzo,
fax ++390575926230,
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (C.A.L.M.A.) - Norme redazionali
Scarica le norme in formato .pdf
1. LEMMA DELL'AUTORE
2. CAMPI
3. BIBLIOGRAFIA GENERALE (BIBL. GEN.)
4. TITOLO DELL’OPERA
6. REPERTORI DI RIFERIMENTO (REF.)
7. EDIZIONI (ED.)
8. STUDI (STU.)
9. INDICAZIONI POSTE TRA PARENTESI QUADRE
CALMA si attiene, per la scelta dei lemmi, a BISLAM. La redazione centrale fornirà a ciascun collaboratore la forma latina normalizzata da impiegare nella compilazione della scheda bibliografica.
L'indicazione dei vari campi va in maiuscolo e termina con due punti:
BIBL. GEN:
REF:
MSS:
ED:
STU:
Al termine dei dati inseriti in ciascun campo non ricorre punto
3. BIBLIOGRAFIA GENERALE (BIBL. GEN.)
In questo campo vengono segnalati i repertori, i manuali di riferimento, le storie letterarie (o filosofiche, scientifiche, etc.), i dizionari enciclopedici , nei quali si dà notizia dell’autore. Si segnalano inoltre gli studi generali sulla personalità dell'autore. Il numero massimo di studi citabili in questo campo è 10, tranne in casi eccezionali, come per il cosiddetti «lemmi speciali», che verranno concordati di volta in volta con la redazione.
Molti repertori, dizionari o manuali, data l'alta frequenza di citazione, corrispondono a una sigla, reperibile nell'elenco apposito [Siglario]. Per queste voci si segue un ordinamento basato sulla completezza dell'informazione. Invece per gli altri item bibliografici vale il criterio di ordinamento cronologico, a seconda della data di pubblicazione.
Le informazioni bibliografiche dovranno essere citate esaustivamente, come negli esempi che seguono:
ARTICOLO IN RIVISTA: Réginald Grégoire Le commentaire du Psautier du moine Odon Benedictina 14 (1967) 203-24
SAGGIO IN MISCELLANEA: Benoît Chauvin La note «ex archivio Balernensi» des papiers de P. F. Chifflet (B.N., Baluze, ms. 142) in Mélanges à la memoire du pére Anselme Dimier, voll. 6, Pupillin 1984, IV.505-19
STUDIO: Jean Leclercq Cultura umanistica e desiderio di Dio: studio sulla letteratura monastica del Medioevo Firenze 1983, p. 182
Si richiede di specificare sempre, ove possibile, le pagine di riferimento all’interno dello studio citato
Quando si indicano le pagine di uno studio, sia esso un articolo, un saggio in miscellanea o un libro, è da evitare assolutamente l’uso del ss. o sqq. Es.:
Domenico Maffei Di un inedito «De modo in iure studendi» in Maffei Studi di storia Goldbach 1995, pp. 299*-321* [540-1] | FORMA CORRETTA |
Domenico Maffei Di un inedito «De modo in iure studendi» [...], pp. 299*sqq. | FORMA ERRATA |
Il titolo dell'opera viene dato in corsivo e nella forma attestata dai repertori più autorevoli. Se ricorre un altro titolo si indicherà tra parentesi tonde l'altra forma preceduta da seu. Tutto, comprese le parentesi, verrà scritto in corsivo.
L'inserimento degli incipit è consentito, tra parentesi quadre, solo in caso di opere inedite.
Se l'opera è di attribuzione incerta, è seguita da punto interrogativo posto tra parentesi tonde. Il punto interrogativo va in tondo.
Quando non risulti la presenza di alcun manoscritto o edizione a stampa per una determinata opera, quest'ultima deve essere considerata perduta e, come tale, segnalata con la nota, tra parentesi quadre, opus deperditum.
Il titolo può essere accompagnato da eventuali annotazioni scientifiche, scritte in corsivo e poste fra parentesi quadre. Nel caso che sotto il titolo siano comprese più lettere o una raccolta di carmi (o inni) se ne può specificare a fianco il numero (Carmina in Psalmis [3]; Epistulae ad compotum spectantes [3])
Se nei repertori non viene mai indicato il titolo latino di un'opera, il collaboratore dovrà riportare l'intitolazione corrente, per consentire alla redazione di stabilirne l'esatta versione latina. Nel caso di commenti alla Sacra Scrittura, il compilatore della scheda dovrà seguire la successione canonica dei libri biblici (a questo proposito cfr. allegato [Biblia sacra])
Le traduzioni vanno segnalate dopo l'elenco delle opere specificando, tra parentesi quadre, l'autore dell'opera tradotta e la lingua originale in cui questa è stata redatta
Esempio:
— Scala Paradisi [opus Johannis Climaci: translatio ex graeco]
6. REPERTORI DI RIFERIMENTO (REF.)
Il campo REF comprende soltanto i repertori alfa-numerici, ossia i repertori nei quali le opere sono contrassegnate da una lettera o da un numero (a questo proposito si veda l'allegato [REFalfanumerici]).
Tutti i repertori non alfa-numerici sono esclusi dal presente campo, ma rientrano nella successiva sezione individuata dalla sigla
STU.5. MANOSCRITTI (MSS.)
Vengono segnalati solo nel caso in cui l’opera sia inedita o edita solo parzialmente. Nel caso in cui l’opera sia tràdita da un numero elevato di manoscritti, si segnala, con un asterisco, il/i repertorio/i, o anche lo studio, nel/i quale/i questi sono elencati in maniera più completa o più corretta.
Quando si citano manoscritti sui quali si possono reperire notizie nei cataloghi a stampa o online, non occorre indicare la fonte della notizia, ma sarà cura dell’estensore della scheda indicare datazione del codice e fogli nei quali è contenuta l’opera, così come ricavabile dai suddetti cataloghi. Per i manoscritti che non siano ancora stati catalogati occorre invece indicare la fonte dell’informazione, in quanto unico mezzo di cui si è a conoscenza del codice e che possa dare allo studioso ulteriori notizie sullo stesso.
Quando è possibile si indica la datazione del manoscritto tra parentesi quadra. Il secolo è dato in cifra romana maiuscola.
Se si indicano i fogli, essi devono essere introdotti dalla dicitura «ff.»
L'autografia viene segnalata tra parentesi quadra. Se sono segnalati i fogli, tale indicazione li segue; esempio: Melk, Stiftsbibliothek 412 [a. 875], ff. 39-42 [cum notis autographis]. Se essa si riferisce al codice in generale segue, sempre tra parentesi quadra, la segnatura; esempio: Paris, BNF, lat. 7865 [s. IX m.; autographus].
Nel caso che esistano più edizioni cinque-seicentesche di una determinata opera e non vi sia motivo per segnalarne una anziché altre, si cita l'editio princeps, segnalando però in nota, tra parentesi quadre, l'indicazione: de aliis editionibus vide... con il riferimento al repertorio, catalogo o studio di riferimento.
Sotto la voce STU compaiono tutti i repertori non alfa-numerici (che dunque, come tali, non rientrano nella precedente sezione denominata REF) e tutti gli studi pubblicati in riviste, miscellanee e volumi monografici. Molte di queste voci, data l'alta frequenza di citazione, corrispondono a una sigla, reperibile nell'elenco presente nell'allegato [sigle]. Le indicazioni date in questa forma compendiosa, si trovano nella prima parte del campo, in ordine cronologico; di seguito, sempre in successione di tempo, vanno espressi gli altri riferimenti bibliografici, in forma estesa per la prima citazione ma, nel caso contrario, abbreviata, con il solo cognome dell'autore, la prima parte del titolo + cit. (in carattere non corsivo) e infine, dopo la virgola, il numero di pagine (sempre individuate da p. o pp.) o colonne (precedute da c. o cc.).
In nessun caso deve essere richiamato solo il cognome dell'autore seguito direttamente da cit.
Per la presente sezione il numero massimo di studi citabili per ogni singola opera è di 15.
Non è consentito il ricorso all’abbreviazione ‘ibid.’ Esempio:
Egon Boshof Erzbischof Agobard von Lyon. Leben und Werk Köln - Wien 1969, pp. 56-62
Boshof Erzbischof Agobard cit., pp. 87-98
Nel caso di repertori o manuali in più volumi, se ne specifica il numero in cifra romana maiuscola, seguito da punto e, senza spazio, dal numero delle pagine o delle colonne. Esempi:
Manitius I.342-5
Bernhard Bischoff Die südostdeutschen Schreibschulen und Bibliotheken in der Karolingerzeit, voll. 2, Wiesbaden 1960-1980, II.45-6
Per i volumi suddivisi in tomi, l'indicazione del tomo, in cifra araba, segue quella del volume e ne è separata, senza spazio, da lineetta obliqua. Esempio:
DTC I/2.675-6.
9. INDICAZIONI POSTE TRA PARENTESI QUADRE
Vengono comprese tra parentesi quadre tutte le osservazioni scientifiche di genere più vario (anche le voci data e manoscritti). Tali indicazioni devono essere in lingua latina e non in forma abbreviata
Le note verranno utilizzate solo in casi eccezionali; tutte le note considerate non strettamente indispensabili alla scheda Calma dovranno essere eliminate. Esempi:
— Apologeticum:
ED: PL CV.459-64 [excerpta]; MGH, Epist. IV. 67-78 [epistola praefatoria]
— Commentarii in Genesim
ED: PL L.789-1004 [sub nomine Eucherii Lugdunensis]
— Commentarius in epistolas Pauli [Rm-Tit]
— Homeliae [versio interpolata]
Corpus Rhythmorum
Il Corpus Rhythmorum promosso dal CISLAB (Centro Interdipartimentale di Studi sui Beni Librari e Archivistici, Università di Siena-Arezzo) e dalla SISMEL, coordinato da Francesco Stella, si propone la pubblicazione di volumi e CD-ROM dei circa 700 testi di poesia ritmica latina dalle origini all'età carolingia. Si tratterà di edizioni critiche (basate sulla collazione dei manoscritti: più di 160 in aggiunta agli inni), con trascrizione delle notazioni musicali, registrazioni delle esecuzioni musicali, immagini dei manoscritti, apparato filologico e indici statistici relativi a questioni linguistiche, musicali e metriche. Il testo critico offrirà inoltre tutte le versioni manoscritte diverse di ogni poema.
A questo scopo, la GDC Informatica di Prato ha elaborato un software specifico (DBR, database of rhythms) che consentirà l'implementazione dei dati e delle analisi del testo e delle sue differenti versioni, del linguaggio, della metrica, della musica (fac-simile, trascrizione, registrazioni sperimentali), dei manoscritti di poesia ritmica. Tutti i dati saranno consultabili attraverso un sistema di consultazione incrociata attualmente in fase di costruzione. Informazioni e assistenza verranno fornite da Giacomo Desideri Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Alla SISMEL e al CISLAB è disponibile la lista dei testi ritmici del IV-IX sec. (a cura di K. Vollmann e M. Nardelli) e la lista manoscritta dal repertorio In principio e dal "Nachträge" all'Incipitarium of Schaller-Könsgen (Mittellateinisches Seminar in Bonn) compilato da F. Stella e la banca dati delle immagini digitali dei primi 50 manoscritti ritmici (si veda la lista fornita) scannerizzata da A. Terracini. Per ulteriori informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le linee-guida del progetto è stata presentata alla Conferenza di Paderborn 1998 (24-26 october, Tagung der Karolingermusik) e sarà a Helsinki 2000 (28/8-2 september, Late and Vulgar Latin, VI Colloquium).
Il comitato scientifico include: Michel Banniard (Univ. de Toulouse); Giacomo Baroffio (Univ. di Pavia); Pascale Bourgain (Paris, Ecole des Chartes); I Deug Su (Univ. di Siena); Peter Dronke (Univ. of Cambridge); Claudio Leonardi (Univ. di Firenze-SISMEL); Giovanni Orlandi (Univ. di Milano); Barbara Spaggiari (Univ. di Perugia); Gabriel Silagi (Monumenta Germaniae Historica, München); Peter Stotz (Univ. Zürich); Caterina Tristano (Univ. di Siena-CISLAB); Benedikt Konrad Vollmann (Univ. München).
Altri collaboratori: Susan Boynton, Cornell University of New York (Hymnology), Corinna Bottiglieri SISMEL-Univ. di Salerno (Mss. from Verona and Berlin), Sam Barrett, Clare College, Cambridge (Musical rhythms), Edoardo D'Angelo, Univ. di Napoli "Federico II" (metrics, mss. of Naples), Flavia De Rubeis, Univ. di Venezia (Inscriptions), Silvia Mattiacci, Univ. di Siena-Arezzo (Late Latin Texts), Jesús Luque Moreno, Univ. de Granada (Metrics, ed. Agostino), Carlos Pérez González , Univ. de Burgos (Mss. from Spain), Angelo Rusconi, Univ. di Bologna (Music and records), Francesco Stella, Univ. di Siena-Arezzo (Coordination), Alessandra Terracina, Asti (Digitalization of mss. images), David Vitali, Mittellateinisches Seminar der Univ. Zürich (Swiss mss.)
Il Corpus organizza ogni anno, Grazie al finanziamento TMR Programme della Commissione Europea,un incontro degli studiosi che prendono parte al progetto e di giovani ricercatori che fanno domanda per le borse TMR: in occasione della terza conferenza europeaa Monaco (Novembre 2000) verranno presentati gli Atti dei primi due incontri (Arezzo 1998 e Ravello 1999).
I volumi del Corpus pubblicati presso le Edizioni del Galluzzo sono:
- Poesia dell'alto Medioevo europeo: manoscritti, lingua e musica dei ritmi latini / Poetry of Early Medieval Europe: Manuscripts, Language and Music of the Latin Rhythmical Texts. Atti delle euroconferenze per il Corpus dei ritmi latini (IV-IX sec.9, Arezzo 6-7 novembre 1998 e Ravello 9-12 settembre 1999 / Proceedings of the Euroconferences for the Corpus of Latin Rhythmical Poems (4th-9th C.). A cura di Francesco Stella. Prefazione di Claudio Leonardi, 2000 [vedi].
- Poetry of the Early Medieval Europe: Manuscripts, Language and Music of the Rhythmical Latin Texts. Edited by Edoardo D'Angelo and Francesco Stella, 2003 [vedi].
- Corpus Rhythmorum Musicum Saec. IV-IX. 1. Songs in non-Liturgical Sources / Canti di tradizione non liturgica I. Lyrics / Canzoni. Directed by Francesco Stella. Musical Edition by Sam Barret, 2007 [vedi].
Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (C.A.L.M.A.)
conditum a: Claudio Leonardi et Michael Lapidge
curantibus: Cantabrigiae Michael Lapidge, Florentiae Silvia Nocentini et Francesco Santi
lectoribus: Michael P. Bachmann, Armando Bisanti, Mauro Donnini, Michael Lapidge, Leslie Lockett, Lucia Pinelli, Stefano Pittaluga, Paul G. Remley, Luigi G.G. Ricci, Francesco Santi, Vito Sivo, Marina Soriani Innocenti et Francesco Stella
adiuvantibus redactione cisalpina: Roberto Angelini, Elisa Chiti, Federico Contini, Elisabetta Guerrieri et Patrizia Stoppacci
Presso la Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino, è stato avviato il "Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi", un repertorio bibliografico riguardante gli autori medievali le cui opere sono databili entro un arco cronologico tra la fine del VI secolo e il primo trentennio del XVI.
Realizzato a cura di Michael Lapidge e Claudio Leonardi, la pubblicazione intende porsi come un repertorio complessivo degli autori latini medievali e umanistici: esistono, infatti, molti strumenti bibliografici, ma per la maggior parte essi hanno un carattere specifico, limitato cioè a un ambito cronologico o geografico, a un settore disciplinare determinato (è il caso dei repertori di autori di opere filosofiche, storiche, scientifiche, esegetiche, etc.), a un settore sociologico (i repertori per gli scrittori dei vari ordini religiosi). Distinguendosi da tali orientamenti, il Compendium intende fornire un quadro bibliografico generale, su ogni tipo di scrittore e per ogni età medievale.
Per ciascun autore, il repertorio fornisce:
1 - una scheda contenente la bibliografia generale (bibl gen), con l’indicazione dei repertori specialistici, dei lessici di riferimento nazionali e internazionali, dei dizionari enciclopedici, dei manuali generali e di alcuni studi sul singolo autore;
2 - l’elenco delle opere, incluse quelle di dubbia autenticità, e per ciascuna delle quali si segnala: il repertorio
Alla compilazione delle schede, raccolte, supervisionate e uniformate dalle redazioni centrali di Cambridge e Firenze, hanno collaborato numerosi studiosi europei, per la maggior parte facenti capo a diverse redazioni (Cambridge, Cassino, Columbus (OH), Firenze, Freiburg i.Br., Genova, Généve, Palermo, Perugia, Pisa, Roma, Santiago de Compostela, Siena).
Vai a: Norme redazionali di CALMA
Sono stati pubblicati i seguenti fascicoli:
Volume I
Fascicolo I, 1 Abaelardus Petrus – Agobardus Lugdunensis archiep. + Elenchus adbreviationum
Fascicolo I, 2 Agobardus Lugdunensis archiep. – Anastasasius Bibliothecarius
Fascicolo I, 3 Anastasius Montis Sancti Michaelis abb. – Antonius Galatheus
Fascicolo I, 4 Antonius Galatheus – Augustinus Obernalb
Fascicolo I, 5 Augustinus Olomucensis – Barnabas de Riatinis Reginus
Fascicolo I, 6 Barnabas de Riatinis Reginus – Bartholomaeus de Forolivio + Elenchus adbreviationum et Indices
Volume II
Fascicolo II, 1 Bartholomaeus Fracancianus – Bartolus de Saxoferrato
Fascicolo II, 2 Bartolus de Tura – Bernardinus Senensis
Fascicolo II, 3 Bernardinus Senensis – Bessarion cardinalis
Fascicolo II, 4 Bessarion cardinalis – Caducanus Bangoriensis episcopus
Fascicolo II, 5 Cadurcus – Colmanus
Fascicolo II, 6 Colmannus monachus – Conradus de Mure + Elenchus adbreviationum et Indices
Volume III
Fascicolo III, 1 Conradus Mutianus Rufus – Dominicus de Pantaleonibus de Florentia
Fascicolo III, 2 Dominicus de Papia – Erasmus Roterodamus
Fascicolo III, 3 Erasmus Roterodamus – Franchinus Gafurius
Fascicolo III, 4 Franchinus Gafurius – Franciscus Petrarcha
Fascicolo III, 5 Franciscus Petrarcha — Gabriel Paverus Fontana
Fascicolo III, 6 Gabriel de Pécsvárad — Galterius Anglicus + Elenchus adbreviationum et Indices
Volume IV
Fascicolo IV, 1 Galterius de Argentina – Gaufridus de Thenis
Fascicolo IV, 2 Gaufridus Thetfordensis monachus – Gerhardus Chanadensis episcopus
Fascicolo IV, 3 Gerhardus Claraevallensis abbas – Giraldus Casaemarii abbas
Fascicolo IV, 4 Giraldus Floriacensis monachus – Guerricus de Sancto Quintino
Fascicolo IV, 5 Guerricus de Sancto Quintino – Guillelmus Campellensis magister
Fascicolo IV, 6 Guillelmus Campellensis magister – Guillelmus de Congenis + Elenchus abbreviationum et Indices
Volume V
Fascicolo V, 1 Guillelmus Conventuensis - Guillelmus Noviomiensis
Fascicolo V, 2 Guillelmus de Ockham - Hadrianus in Anglia abbas
Fascicolo V, 3 Hadrianus de Budt - Henricus de Coesveldia
Fascicolo V, 4 Henricus de Coesveldia - Henricus Riettmüller de Liechtstal
Fascicolo V, 5 Henricus Riettmüller de Liechtstal - Hermannus Tornacensis abbas
Fascicolo V, 6 Hermannus Tornacensis abbas – Hermolaus Barbarus iunior + Elenchus abbreviationum et Indices
Volume VI
Fascicolo VI, 1 Hermolaus Barbarus iunior - Hieronymus de Praga magister
Fascicolo VI, 2 Hieronymus de Praga magister - Hortensius Landus
Fascicolo VI, 3 Hrabanus Maurus - Hugo Physicus
Fascicolo VI, 4 Hugo Pictavinus - Iacobus de Aesculo
Il repertorio CALMA è disponibile in versione cartacea sul sito delle Edizioni del Galluzzo e consultabile online su Mirabile.
As part of its scholarly activity, S.I.S.M.E.L. (The International Society for the Study of the Latin Middle Ages) produces C.A.L.M.A., the Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi, a comprehensive bibliography of the Latin writings of medieval and Renaissance authors whose works fall within the millennium between the late fifth century and the first third of the sixteenth, in effect, between Boethius and Erasmus.
Founded by Michael Lapidge and the late Claudio Leonardi, and now edited by Michael Lapidge and Francesco Santi, C.A.L.M.A. is designed to serve as a complete bibliography of medieval and humanist authors. Although various bibliographical reference-works exist for specialized disciplines (e.g. medicine) or for various religious orders (e.g. Franciscans), C.A.L.M.A. is the only reference-work which attempts coverage of all Latin authors in all disciplines and all religious orders.
For each author C.A.L.M.A. provides the following information:
First, a general bibliography (BIBL.GEN.) listing biographical and cultural studies on the author and his/her milieu, in the order of their date of publication. Under this heading are included references to entries in the relevant medieval encyclopedias (e.g. Lexikon des Mittelalters) and literary histories (e.g. Manitius), plus all relevant articles and monographs on the author;
Then follows a list of the author’s individual works (including works of doubtful authenticity), in alphabetical order. Published scholarship pertaining to each work is listed under the following headings:
REF: references to the work in alpha-numerical repertories (e.g. Bibliotheca Hagiographica Latina);
MSS: a list of the principal manuscripts which transmit the work—but these are listed only in cases where the work is unpublished, or in cases where a work is transmitted in an autograph manuscript;
ED: a list of published editions of the work (frequently including incunables);
STU: a list of the published studies—philological, historical, etc.—on the individual work.
C.A.L.M.A. is the result of cooperation between a number of European and North American scholars based in various universities: Barcelona, Cambridge, Cassino, Columbus (OH), Florence, Freiburg i.Br., Genoa, Geneva, Milan, Paris, Perugia, Pisa, Rome, Sassari, and Valladolid. Entries compiled by these various scholars are overseen and edited to a standard format by editors in the two principal centres of redaction, Cambridge and Florence. Each volume of C.A.L.M.A. consists of six fascicules; fascicules are issued at regular six-monthly intervals. The following have already been published:
Volume I
Fasciculus I, 1 Abaelardus Petrus – Agobardus Lugdunensis archiep. + Elenchus adbreviationum
Fasciculus I, 2 Agobardus Lugdunensis archiep. – Anastasasius Bibliothecarius
Fasciculus I, 3 Anastasius Montis Sancti Michaelis abb. – Antonius Galatheus
Fasciculus I, 4 Antonius Galatheus – Augustinus Obernalb
Fasciculus I, 5 Augustinus Olomucensis – Barnabas de Riatinis Reginus
Fasciculus I, 6 Barnabas de Riatinis Reginus – Bartholomaeus de Forolivio + Elenchus adbreviationum et Indices
Volume II
Fasciculus II, 1 Bartholomaeus Fracancianus – Bartolus de Saxoferrato
Fasciculus II, 2 Bartolus de Tura – Bernardinus Senensis
Fasciculus II, 3 Bernardinus Senensis – Bessarion cardinalis
Fasciculus II, 4 Bessarion cardinalis – Caducanus Bangoriensis episcopus
Fasciculus II, 5 Cadurcus – Colmanus
Fasciculus II, 6 Colmannus monachus – Conradus de Mure + Elenchus adbreviationum et Indices
Volume III
Fasciculus III, 1 Conradus Mutianus Rufus – Dominicus de Pantaleonibus de Florentia
Fasciculus III, 2 Dominicus de Papia – Erasmus Roterodamus
Fasciculus III, 3 Erasmus Roterodamus – Franchinus Gafurius
Fasciculus III, 4 Franchinus Gafurius – Franciscus Petrarcha
Fasciculus III, 5 Franciscus Petrarcha — Gabriel Paverus Fontana
Fasciculus III, 6 Gabriel de Pécsvárad — Galterius Anglicus + Elenchus adbreviationum et Indices
Volume IV
Fasciculus IV, 1 Galterius de Argentina – Gaufridus de Thenis
Fasciculus IV, 2 Gaufridus Thetfordensis monachus – Gerhardus Chanadensis episcopus
Fasciculus IV, 3 Gerhardus Claraevallensis abbas – Giraldus Casaemarii abbas
Fasciculus IV, 4 Giraldus Floriacensis monachus – Guerricus de Sancto Quintino
Fasciculus IV, 5 Guerricus de Sancto Quintino – Guillelmus Campellensis magister
Fasciculus IV, 6 Guillelmus Campellensis magister – Guillelmus de Congenis + Elenchus abbreviationum et Indices
Volume V
Fasciculus V, 1 Guillelmus Conventuensis - Guillelmus Noviomiensis
Fasciculus V, 2 Guillelmus de Ockham - Hadrianus in Anglia abbas
Fasciculus V, 3 Hadrianus de Budt - Henricus de Coesveldia
Fasciculus V, 4 Henricus de Coesveldia - Henricus Riettmüller de Liechtstal
Fasciculus V, 5 Henricus Riettmüller de Liechtstal - Hermannus Tornacensis abbas
Fasciculus V, 6 Hermannus Tornacensis abbas – Hermolaus Barbarus iunior + Elenchus abbreviationum et Indices
Volume VI
Fasciculus VI, 1 Hermolaus Barbarus iunior - Hieronymus de Praga magister
Fasciculus VI, 2 Hieronymus de Praga magister - Hortensius Landus
Fascicolus VI, 3 Hrabanus Maurus - Hugo Physicus
Fascicolus VI, 4 Hugo Pictavinus - Iacobus de Aesculo
The bibliography of CALMA is available in print at the Edizioni del Galluzzo and online at Mirabile.
Nuovo_Codex
• Per l’obsolescenza della piattaforma CDS/ISIS la banca dati Codex-Inventario dei manoscritti della Regione Toscana è transitata nel triennio 2016-18, all’interno della convenzione con la Regione Toscana, nell’Archivio Integrato per il Medioevo (AIM) di SISMEL ed è stata pubblicata on-line su sito MIRABILE. Archivio digitale della cultura medievale, open access e con ampie funzionalità di ricerca.
• Nel 2018 Nuovo-Codex è subentrato a Codex, inizialmente e fino al 2021 con il supporto regionale, mantenendo le stesse finalità di censimento, catalogazione e valorizzazione del patrimonio manoscritto toscano e iniziando la catalogazione dell’unica provincia Toscana rimasta in parte da catalogare, vale a dire Firenze o più precisamente le maggiori biblioteche fiorentine: Medicea Laurenziana, Marucelliana, Nazionale Centrale e Riccardiana. Dal 2021, chiuso il ventennale rapporto con la Regione Toscana, il progetto prosegue la propria attività su due linee programmatiche:
- portare a termine la catalogazione, iniziata nel biennio 2020/21, del patrimonio manoscritto proveniente dal convento fiorentino di S. Croce, passato alla Biblioteca Medicea Laurenziana (Plutei sinistri e destri) nel 1766 in forza di una confisca leopoldina (una minima parte, per diverse vicende successive, è arrivata poi alla Biblioteca Nazionale Centrale);
- accogliere le descrizioni di manoscritti in volgare, in sinergia ALTRE due banche dati prevalentemente dedicate al versante latino MADOC – Manuscripta Doctrinalia e ABC – Antica Biblioteca Camaldolese legate alle diverse attività di implementazione di due nuovi progetti promossi istituzionalmente da SISMEL: la Carta interattiva della Toscana fino al 1325 e l’Atlante dei luoghi della cultura scritta nella Toscana medievale.
- Tutte le descrizioni, compresa la parte di catalogazione afferente all’originario Codex, sono aggiornate in base alla bibliografia più recente o ad altre informazioni provenienti da una presenza attiva sul territorio.
Plutei della Biblioteca Medicea Laurenziana
Si tratta di una collezione digitale composta attualmente da oltre 610.000 immagini, corrispondenti alla digitalizzazione integrale di 1655 manoscritti e tre cataloghi a stampa settecenteschi che descrivono i codici appartenenti al fondo Plutei.
Lo spoglio analitico di ciascuno dei manoscritti attualmente pubblicati, ha permesso di individuare i titoli di svariate migliaia di opere in essi contenute; il caricamento dei dati nel sistema di fruizione - che procede in maniera continua - ad oggi permette di reperire informazioni su 2080 opere appartenenti a più di 500 autori; nel mese di dicembre, il sistema renderà disponibili agli utenti informazioni dettagliate su più di 8000 opere, appartenenti ad oltre 1600 autori.
L'interrogazione della base dati, avviene attraverso una interfaccia web, disponbile all'indirizzo http://teca.bmlonline.it; gli utenti possono utilizzare una delle tre modalità di consultazione predisposte: ricerca libera, base ed avanzata; i risultati ottenuti potranno essere filtrati a seconda della loro provenienza: dai cataloghi a stampa, dai record relativi ai codici, dai record relativi agli spogli.
corrispondenti agli oltre 3900 codici che appartengono al fondo Plutei Tutti i metadati, le informazioni cioè relative ai nomi degli autori ed ai titoli delle opere, così come i dati cronologici e le segnature (oltre ad una serie di indicazioni di carattere amministrativo e gestionale), sono state desunte dai cataloghi di Assemani, Bandini e Biscioni, e codificate utilizzando lo il profilo applicativo XML-MAG, uno standard nazionale promosso dall'ICCU e dalla Direzione Generale per i Beni Librari; Per favorire l'interoperabilità verso l'esterno e rendere possibile il colloquio fra la base dati dei Plutei Digitali ed altri sistemi, a livello internazionale, è stato utilizzato il protocollo OAI-PHM, uno standard per la pubblicazione e lo scambio delle informazioni in ambiente digitale
ABC - Antica Biblioteca Camaldolese
Enti promotori: CASA GENERALIZIA CONGREGAZIONE EREMITI CAMALDOLESI IN TOSCANA / SISMEL SOCIETÀ INTERNAZIONALE PER LO STUDIO DEL MEDIOEVO LATINO / REGIONE TOSCANA
Ente attuatore: SISMEL
Direzione dei lavori: dott. Gabriella Pomaro
Nel 2012 la Congregazione di Camaldoli ha festeggiato il proprio millenario (1012-2012) con una vasta gamma di iniziative: tra queste la ricostruzione dell’Antica Biblioteca Camaldolese, intesa come censimento e catalogazione del patrimonio manoscritto Camaldolese rimasto, dalle Origini fino al sec. XVII, al fine di delineare e comprendere scientificamente il profilo culturale e spirituale della comunità. Dell’iniziativa si è fatta carico la SISMEL, cui dal 1999 la Regione Toscana ha affidato la catalogazione legata al progetto Codex – Inventario dei manoscritti medievali della Regione Toscana, che ha già interessato tutti i manoscritti di provenienza camaldolese (una settantina) conservati sul territorio regionale, ad eccezione delle maggiori biblioteche fiorentine, escluse dal progetto.
In accordo e con il sostegno della Regione Toscana è stata dunque avviata la catalogazione in queste ultime sedi. Sono stati ad oggi catalogati circa 260 manoscritti alla Biblioteca Medicea Laurenziana (fondo Conventi soppressi; fondo Corali) e alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (fondo Conventi soppressi), essenzialmente provenienti dalla casa madre, il Sacro Eremo di Camaldoli, e dal monastero fiorentino di Santa Maria degli Angeli. La catalogazione non è terminata: rimangono da descrivere un centinaio di manoscritti nelle sedi fiorentine e un esiguo numero di manoscritti in Italia e all’estero.
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Bibliotheca Gregorii Magni Manuscripta
Censimento dei manoscritti con opere di Gregorio Magno e della sua fortuna (epitomi, florilegi, pseudoepigrafi, agiografie, liturgia)
Responsabile scientifico: Prof. Claudio Leonardi
Responsabili di redazione: Fabiana Boccini, Francesca Sara D'Imperio
Descrizione del progetto: Gregorio Magno, papa tra il 590 e il 604, è stato il maggiore scrittore italiano dell’Alto Medioevo e la sua opera ha goduto di una grandissima fortuna e influenza, tradottasi in una tradizione manoscritta ricchissima e variegata. Oltre ai suoi scritti autentici (Dialogorum libri IV; Homiliae XL in Evangelia; Homiliae II in Canticum Canticorum; Homiliae in Hiezechihelem; Moralia in Iob; Registrum epistolarum; Regula pastoralis), ci sono giunte numerose opere trasmesse regolarmente o sporadicamente a suo nome e varie rielaborazioni, abbreviazioni, epitomi elaborate per uso personale, scolastico o omiletico; inoltre il Pontefice è stato oggetto di un significativo culto nell’ambito del quale sono state redatte numerose vite e testi in versi, anche di uso liturgico, a lui dedicati.
Nell'ambito delle diverse ricerche promosse dalla Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (da questo momento SISMEL) per lo studio della fortuna dei Padri nel Medioevo (Me.Pa.), è stato sviluppato, a partire dal 2001, un progetto già formulato da C. Leonardi a Chantilly nel 1982 (Colloque international du CNRS, Chantilly, Centre culturel Les Fontaines, 15-19 septembre 1982 e atti in Grégoire le Grand 1986), concernente la ricezione e la diffusione delle opere e del pensiero di Gregorio. La ricerca, finalizzata alle diverse possibilità di sviluppo e di lettura offerte da un censimento di codici attuato su larga scala, si è basata sull’individuazione sistematica di tutti i manoscritti che tramandano opere autentiche del Pontefice, scritti dubbi o pseudoepigrafi, inoltre rielaborazioni, abbreviazioni ed epitomi realizzate da autori posteriori, estratti a vario titolo isolati e riutilizzati in collezioni miscellanee e infine testi in prosa e in versi inerenti al suo culto.
I dati fino a ora messi insieme riguardano oltre 8400 manoscritti reperiti in biblioteche europee ed extraeuropee e sono stati riversati nel data-base «Me.Pa. - Gregorio Magno».
Per ogni manoscritto è stata allestita una scheda concernente dati codicologici esterni (segnatura, datazione, origine/provenienza, copisti/possessori/committenti, note di possesso, sottoscrizioni, precedenti segnature) e interni (identificazione dell’opera, suddivisione interna; presenza di prologhi, prefazioni, epistole dedicatorie, note, glosse; titolature iniziali e finali; incipit/explicit non identificati; rimandi ad opere collegate; osservazioni ulteriori di natura filologica o storica). Grazie alla collaborazione dei molti studiosi che negli anni hanno preso parte al progetto e grazie anche all’archivio di riproduzioni microfilmate posseduto dalla SISMEL e dalla Fondazione Ezio Franceschini (FEF), è stato poi possibile approfondire e verificare le notizie inerenti ad alcuni testimoni analizzati direttamente.
Bibliotheca Scriptorum (BISLAM)
BISLAM (Bibliotheca Scriptorum Latinorum Medii Recentiorisque Aevi) è una serie di repertori onomastici, biografici, bibliografici e storico-letterari della letteratura mediolatina. I volumi e le banche date pubblicate su CD-ROM e on-line offrono agli studiosi e ai catalogatori un ausilio alla risoluzione dei problemi di identificazione degli autori attivi tra la fine del V e l’inizio del XVI secolo.
Questi gli strumenti disponibili:
BISLAM. Bibliotheca Scriptorum Latinorum Medii Recentiorisque Aevi. Repertory of Medieval and Renaissance Latin Authors I Gli autori in «Medioevo latino». Authors in «Medioevo latino» cur. Roberto Gamberini, Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2003 pp. LII-341.
Questo repertorio è configurato come un’«authority list», un elenco di voci compilate secondo regole uniformi e controllate sulla bibliografia segnalata nelle prime ventuno annate di «Medioevo latino». Ciascuna delle circa 5.300 voci contiene le principali varianti dei nomi degli autori (per un totale di circa 12.500 forme nominali) e l’elenco completo dei numeri di scheda di «Medioevo latino» (in totale circa 140.000) che segnalano bibliografia sull'autore o sulle sue opere. Il CD-ROM, che ha lo stesso contenuto del volume a stampa, offre la possibilità effettuare ricerche secondo diversi parametri.
BISLAM. Bibliotheca Scriptorum Latinorum Medii Recentiorisque Aevi. Repertory of Mediaeval and Renaissance Latin Authors. II. Censimento onomastico e letterario degli autori latini del medioevo. Identificazione, classificazione per genere letterario e bibliografia fondamentale. Onomastic and Literary Census of Medieval Latin Authors. Identification, Classification by Literary Genre, and General Bibliography cur. Roberto Gamberini, Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo, 2010, 2 voll., pp. CLXII-840, VI-841-1872 + CD-Rom.
Comprende 13.174 voci su altrettanti autori e 83.124 varianti dei loro nomi. Questo secondo volume della serie si differenzia dal primo non solo per il numero di autori trattati, ma anche per la quantità di informazioni offerte su ciascuno di essi. Infatti, oltre alle diverse forme dei nomi, quest’opera fornisce anche le date nelle quali essi furono attivi, l’indicazione dei momenti più importanti della loro carriera, dei generi letterari che hanno praticato e brevi note che spiegano i principali problemi di identificazione e di attribuzione delle loro opere. Ciascuna notizia è corredata dei riferimenti alle fonti consultate. Le informazioni presenti sono il risultato dello spoglio integrale di diverse decine di repertori specialistici, scelti per affidabilità e completezza. I dati da essi estratti sono stati valutati criticamente e corretti conformemente agli studi recenti più autorevoli, integrandoli con un numero quanto mai ampio di edizioni, saggi specialistici, enciclopedie, bibliografie e cataloghi. Corredata da un CD-ROM che consente un rapido reperimento di tutte le informazioni contenute nel volume a stampa, l’opera si configura attualmente come il più esauriente repertorio onomastico e bio-bibliografico sugli autori della letteratura latina medievale.
BISLAM inoltre è l’archivio autori di Mirabile. Contiene schede bio-bibliografiche e onomastiche di autori latini o tradotti in latino fino al 1536. Il materiale è tratto dal secondo volume della serie (Censimento onomastico e letterario degli autori latini del medioevo. Identificazione, classificazione per genere letterario e bibliografia fondamentale) e dalle liste di autorità di «Medioevo latino» e «C.A.L.M.A.», le cui redazioni accrescono e aggiornano costantemente la banca dati. Al momento essa raccoglie più di 14.000 schede.
Il repertorio BISLAM è disponibile in versione cartacea sul sito delle Edizioni del Galluzzo e consultabile online su Mirabile.
Biblioteche medievali (RICABIM)
Repertorio di Inventari e Cataloghi di Biblioteche Medievali
Repertory of Inventories and Catalogues of Medieval Libraries
Redazione centrale
Responsabile: prof.ssa Donatella Frioli (Università degli Studi di Trento).
Coordinatori: dott. Giovanni Fiesoli (Università degli Studi di Verona);
dott.ssa Elena Somigli (Università degli Studi di Sassari).
Obiettivo primario del Progetto di Ricerca RICABIM, avviato nel 1996 e costituitosi come Redazione stabile a partire dal 2001, è la realizzazione di un repertorio di cataloghi, di inventari e di qualsiasi altra attestazione libraria presente in fonti archivistiche (come testamenti, donazioni, transazioni ed atti di varia natura) o in registri preposti a scopi precipui (note di prestito, note di spesa, note da obituari) contenenti riferimento immediato a manoscritti ed incunaboli, anticamente posseduti, o sotto forma di catalogo dettagliato o di semplice lista o di enumerazione sommaria degli stessi, purché antecedenti al 1520 e senza limiti geografici in seno all'Occidente latino.
Il progetto prende in considerazione solo documenti editi (integralmente o parzialmente) o di cui si dà notizia o descrizione, anche se sommarie; naturalmente l'inedito è destinato a restare escluso dal censimento in atto, sebbene la ricerca preveda la realizzazione in fieri di un indice dell’inedito, utile strumento ed incentivo per quanti vorranno cimentarsi nell’edizione di documenti ancora inesplorati.
Dal punto di vista metodologico la ricerca è stata condotta tenendo conto non solo del singolo dato bibliografico, ma anche della tipologia documentaria, dei modelli descrittivi del libro antico, dei dati storici, che consentono di individuare all'interno di ben precise coordinate spazio-temporali il singolo documento, come pure della circolazione e diffusione delle opere sia di autori medievali che di autori classici, per i quali spesso la consultazione di una qualsiasi lista di codici si rivela illuminante.
È stato già portato a termine lo spoglio sistematico delle maggiori raccolte di cataloghi medievali, prendendo come punto di riferimento l'unico repertorio 'universale' finora esistente: T. Gottlieb, Über mittelalterliche Bibliotheken, Leipzig 1890. A questa fase preliminare ha seguito la raccolta di informazioni attinte via via da pubblicazioni monografiche e da singoli contributi apparsi in riviste specializzate.
La messa in cantiere di questo imponente catalogus catalogorum, ormai in fase avanzata per l’area italiana (oltre 9.500 le attestazioni documentarie fino ad oggi reperite) e già avviato per gli altri Stati tramite immissione delle schede descrittive facenti capo ai maggiori cataloghi di biblioteche, costituisce il primo passo concreto per la costruzione di un corpus organico degli inventari medievali ed umanistici, tanto italiani quanto extra-italiani, di cui a tutt’oggi non disponiamo.
Le attestazioni documentarie in nostro possesso, esito di un oculato lavoro di spoglio bibliografico seguito da regestazione analitica, nel complesso, superano ormai le 31.000 unità, le quali spaziano sotto il profilo tipologico dal catalogo librario propriamente detto all’inventario post mortem allegato a testamenti, dall’atto di donazione a quello di confisca di beni mobili, purché inclusivi di materiale librario.
La repertoriazione operata ha tenuto conto dei seguenti descrittori, in base ai quali è stato progettato il programma di gestione dei dati ed attraverso cui sarà possibile – anche incrociandoli – interrogare il sistema: Località / Datazione / Possessori (enti o persone fisiche) / eventuali destinatari (beneficiari di prestito o donazione, eredi etc.) / Tipologia documentaria / Descrizione del contenuto / Regesto / Segnatura della/e Fonte manoscritta o archivistica che trasmette il documento inventariale / Bibliografia di riferimento ed Edizioni.
Esempio di scheda descrittiva:
Simone di Cinozzo Cini, medico
Inventario 1477. 11. 17.
Inventario accluso al testamento del maestro Simone di Cinozzo di Giovanni Cini († 17 febbr. 1481) in cui disponeva la vendita dei suoi libri e che, conseguentemente, la somma ricavata fosse versata alla chiesa di S. Lorenzo pro remedio animae. In totale sono passati in rassegna 45 voll.: 35 opere di medicina, 1 di veterinaria, 9 opere filosofiche. La raccolta risulta già allora collocata in due distinte sedi, come evidenzia la sezione centrale dell’inventario introdotta dal seguente titolo: «Inventario de’ libri di decto Simone in altra facultà». È noto che nel 1524 la collezione fu acquistata da un altro medico, Andrea Turini da Pescia.
Tit. Inventario de’ libri in medicina che lasciò maestro Simone Cinozzi alla nostra chiesa per uno uficio del ritratto d’essi. E prima...
Inc. Aristoteles De animalibus secundum traslationem antiquam, in papiro forma mediocri mala littera ligatus cum fundello albo.
Exp. Tulius De officiis, in forma parva in papiro et fundello rubeo.
Fonte: Firenze, Archivio di San Lorenzo 2866, ff. 50-52.
Ed. Caroti Biblioteca di un medico 123-38: 137-8.
Bibl. Severino Polica Libri 162-8 passim; Nebbiai Livres, patrimoines 437; Pasquini Libri di musica 115.
Il progetto intende coprire non solo tutta la nostra Penisola, come indicato nel Piano dell'Opera, ma anche gran parte dell'Occidente latino medievale. Le schede di cui si compone ogni volume, riunite per Regioni moderne, consentono di reperire edizioni e bibliografia pertinenti ed inoltre dati storici, genetici e peculiarità utili ad una migliore conoscenza della fonte documentaria.
• Piano dell’opera.
Per i tipi della SISMEL – Edizioni del Galluzzo (Firenze), RICABIM, come sottocollana della prestigiosa serie Archivi e biblioteche, prevede la seguente articolazione:
⁃ ITALIA
1. Toscana (già edito con un contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze: RICABIM 1 Repertorio di Inventari e Cataloghi di Biblioteche Medievali. ITALIA - TOSCANA, a cura di Giovanni Fiesoli ed Elena Somigli, Firenze, SISMEL, 2009 [“Biblioteche e Archivi” 19], pp. lxii-342 [isbn 978-88-8450-345-9]).
2.1 Lombardia, a cura di G. Fiesoli, Firenze, SISMEL, 2011 ["Biblioteche e Archivi" 23], pp. xlviii-174 [isbn 978-88-8450-397-8].
2.2 Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, con gli antichi documenti della Contea e del Ducato di Savoia, a cura di G. Fiesoli, Firenze, SISMEL, 2011 ["Biblioteche e Archivi" 24], pp. xlvii-151 [isbn 978-88-8450-412-8].
3. Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, a cura di E. Somigli, Firenze, SISMEL, 2013 ["Biblioteche e Archivi" 27], pp. lv-227 [isbn 978-88-8450-496-8].
4.1 Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, a cura di G. Fiesoli (in corso di preparazione).
5.1 Emilia Romagna [parte I]
5.2 Emilia Romagna [parte II]
6. Lazio, Biblioteche romane e Biblioteca Apostolica Vaticana
7. Italia meridionale ed insulare. Addenda ed Indici generali (con CD-ROM)
⁃ REPUBBLICA CECA
9. Boemia
A fianco del Repertorio è nata la serie monografica RICABIM - Texts and Studies, destinata ad accogliere le ricerche che valorizzano il quadro documentario censito. Volumi editi o in corso di pubblicazione:
1) Angela Dressen, The Library of the Badia Fiesolana. Intellectual History and Education under the Medici (1462-1494), Firenze, SISMEL 2013.
2) Andrea Lai - Elena Somigli - Giuseppe Seche, Libri, lettori e biblioteche nella Sardegna medievale (in corso di preparazione; progetto realizzato con il contributo dell'Università di Sassari - Prog. RAS).
Quanto sino a qui detto trova riscontro in alcuni risultati concreti raggiunti: oltre al primo volume della serie sopra citato, si deve ricordare il progetto promosso dalla S.I.S.M.E.L. per conto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali all’interno delle attività della Biblioteca Digitale Italiana (BDI-NTC), denominato Gli Inventari in rete delle Biblioteche Medievali Italiane (secc. IX-XVI), fruibile dal sito www.bibliotecadigitaleitaliana.it.
RICABIM rientra tra i progetti finanziati dai PRIN 2007 (sedi consorziate: Università degli Studi di Trento, Verona, Macerata) e PRIN 2012 (Università degli Studi di Verona e di Napoli 2).
Il repertorio RICABIM è disponibile in versione cartacea sul sito delle Edizioni del Galluzzo e consultabile online su Mirabile.