XVIII Convegno annuale della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino
Firenze, via Montebello 7
venerdì 27 marzo 2015
Gli anonimi nel Medioevo latino non solo sono tantissimi, ma spesso sono autorevoli. Ciò si verifica almeno in un duplice senso: alcuni anonimi sono autorevoli per la straordinaria diffusione manoscritta di un testo, nello spazio e nel millennio medievale; altri sono invece autorevoli perché la critica letteraria ha intravisto in loro situazioni di eccellenza e di innovazione espressiva, per quanto essi possano essere tramandati in frammenti e trascurati dai contemporanei.
L'autorevolezza dell'anonimo pare quasi ai nostri occhi un ossimoro e corrisponde a panorami sorprendenti per le consuetudini della storia della cultura in Europa e per la nozione di canone letterario. L'oggetto pone anche questioni di critica del testo, occupando alternativamente due dei poli problematici dell'edizione, a codice unico ovvero ridondante nelle redazioni e nei rifacimenti. E in questo caso la problematica dell'anonimo autorevole si avvicina a quella della pluriautorialità.
L'anonimo autorevole corrisponde a una figura di intellettuale vibrante e originale, poco considerata ma capace di dire la specificità della cultura del Medioevo latino.
In the Latin Middle Ages, anonymous works are not only numerous, but also often authoritative. This occurs in at least two ways: some of them are authoritative for their extraordinary manuscript dissemination in space and time; some because modern literary criticism has recognized their excellence and expressive innovation, even though they may have been transmitted in fragments and neglected by their contemporaries.
The authority of the anonymous work sounds almost an oxymoron to our ears, and it corresponds to unexpected views in the European intellectual history and in the notion of the literary canon. This subject involves also questions of textual criticism, concerning alternatively the two problematic poles of the editorial work: the codex unicus and the multiple redactions. And in this latter case the problem of the authoritative anonymous author becomes similar to that of the plurality of authorship.
The authoritative anonymous author corresponds to an authentic and lively intellectual figure, who, although little regarded, is capable of telling us the particularity of the Latin culture of the Middle Ages.